Guida: Non basta il silenzio della bocca; ci vuole il silenzio della fantasia, delle emozioni, del cuore. Dio si incontra solo nel silenzio; è per questo che il silenzio è creativo.
S. Teresa di Gesù Bambino scrive nella sua “Storia di un’anima” circa l’abbandono silenzioso a Dio:

Lett.: “La santità non consiste in questa o quella pratica, ma è una disposizione del cuore che ci rende umili e piccoli tra le braccia di Dio, coscienti della nostra debolezza e fiduciosi sino all’audaci nella sua bontà di Padre… Ciò che al buon Dio piace nella mia anima è il vedermi amare la mia piccolezza e la mia povertà… Non temere, più sarai piovra, più Gesù ti amerà”.

Guida: Il silenzio non è tutto, è solo l’ambiente adatto per incontrare Dio; da questo può nascere il dialogo con Dio. Si passa così da un “silenzio nero”, vuoto, insopportabile, ad un “silenzio bianco” che è pienezza di comunione e bellezza.
Scriveva Simon Weil:

Lett.: “Dio e l’umanità sono come due amanti che hanno sbagliato il luogo dell’appuntamento. Tutte e due arrivano in anticipo sull’ora fissata, ma in due luoghi diversi. E aspettano, aspettano, aspettano. Uno è in piedi, inchiodato sul posto per l’eternità dei tempi. L’altra è distratta e impaziente. Guai a lei se si stanca e se ne va!”.